martedì 4 maggio 2010

Hd esterno WD protetto da password su Linux

Salve a tutti, oggi posto un articolo molto utile, per coloro che non non ci fossero già arrivati da soli, ovviamente. Io possiedo un hd protetto da password, della Western Digital, anche se credo che lo stesso procedimento possa valere per qualsiasi HD, non necessariamente WD. A mio parere la WD è la marca numero 1 al mondo, ma ovviamente non molto dedita all'open source! Perchè? La WD da un servizio stratosferico, con software annessi, che permettono di velocizzare il trasferimento file ad esempio. Altro servizio fenomenale è la possibiltà di proteggere il proprio HD con una password. Si, perfetto. E come funziona? Semplice. Esiste un file "autorun" che parte in automatico una volta collegato il dispositivo al pc. Quindi una volta collegato, se lo abbiamo protetto, bisogna fare doppio clic sul relativo file, "Unlock"! Se lo collego al mio amato mac, noto i relativi file all'interno, tra cui "unlock.app". Se lo collego a quello schifo di Winzozz noto "unlock.exe". E per Linux? Nulla! Se lo collego al pc con Linux, non posso visualizzare il suo contenuto, se protetto da password. Il perchè è chiaro in quanto non esiste un file "unlock.sh". Ma perchè? BOH! Soluzione? Ci sono arrivato in breve ma non tutti forse ci hanno pensato. Installiamo Virtualbox! Vi rimando ad un mio vecchio post per l'installazione qui. Installiamo Windows in virtuale (lo so è dura), e poi "passiamo" la periferica dentro Windows. Il modo è semplice, e credo sia a prova di pecora, basta cliccare sull'icona con il disegno delle perfiferica usb disponibili e cliccare=spuntare quella che ci interessa. Detto ciò sblocchiamo il dispositivo. A questo punto ho scoperto una cosa fighissima! Non è necessario continuare a trasferire i file dentro Windows, perchè basta togliere la spunta alla periferica, ri-passando il tutto su Linux. E magicamente troviamo il nostro HD su Linux senza bisogno di sbloccarlo. In sostanza cosa abbiamo fatto? Abbiamo usato Windows come "ponte" per sbloccare la periferica. Ovviamente un passaggio del genere è una rottura, sì, è vero, ma almeno è una soluzione. Credo che avere un HD protetto sia molto utile, e quindi usare una virtual machine, almeno per questa volta, ne vale la pena! Se volete potete anche provare a far partire il file .exe tramite un emulatore, stile Wine o CrossOver. Io non ho provato, anche perchè mi rompo ad installare troppa roba, e sinceramente non so se potrebbe funzionare. La Virtual Machine credo sia molto più utile da tenere di quanto non lo sia Wine o CrossOver. Saluti!

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